Intolleranza al lattosio: sintomi e consigli utili

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Il latte vaccino ha una concorrenza sempre maggiore da parte del latte vegetale. Uno dei motivi principali è l’intolleranza al lattosio, della quale in Svizzera soffre una persona su cinque.

Cos’è un’intolleranza al lattosio?

Affinché il nostro corpo possa assumere nel sangue il lattosio, quest’ultimo deve essere scisso nell’intestino tenue in due monosaccaridi, il galattosio e il glucosio. Questo è il compito della lattasi, l’enzima della digestione.

L’enzima lattasi mancante

Se si soffre di intolleranza al lattosio, questo enzima non viene prodotto o lo è in misura insufficiente, a causa di motivi ereditari o di una malattia. Invece che nel sangue, il lattosio non digerito finisce nell’intestino tenue e qui viene fatto fermentare da batteri. Flatulenze e diarrea sono le conseguenze.

Lo stress o uno stile di vita non sano possono peggiorare questi sintomi.

Sintomi di un’intolleranza al lattosio

La fermentazione del lattosio nell’intestino crasso genera molti gas. I gas e l’accumulo di acqua generano sintomi tipici, come

  • flatulenze
  • crampi addominali
  • diarrea
  • nausea
  • meteorismo
  • stitichezza
  • feci acide (nei bambini ciò determina spesso infiammazioni cutanee nella zona anale.)
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Quante persone soffrono di intolleranza al lattosio?

Fra le intolleranze alimentari più diffuse vi sono l’intolleranza all’istamina, quella al glutine (celiachia) e l’intolleranza al fruttosio. Con un 15-20% di persone che ne soffrono, l’intolleranza al lattosio è l'intolleranza alimentare (da non confondersi con un’allergia alimentare) più diffusa, non solo in Svizzera bensì a livello mondiale. L’entità di questa intolleranza cambia da un individuo all’altro: c’è chi sopporta un bicchiere di latte, altri reagiscono già a piccole quantità. Un’intolleranza al lattosio non mette a rischio la vita, ma ha spesso conseguenze molto spiacevoli e limitanti.

Chi soffre di questa intolleranza?

Un bebè ha naturalmente la maggiore attività di lattasi per poter digerire il lattosio presente nel latte materno. Non appena inizia lo svezzamento, la produzione di lattasi diminuisce, in misura che varia su base individuale e a seguito di predisposizioni genetiche. Pertanto, anche le differenze regionali sono marcate. In Scandinavia la lattasi si riduce solo di circa il 3%, mentre in Africa e in Asia quasi il 100% della popolazione palesa una mancanza di lattasi.

Dove si trova il lattosio?

Il normale latte contiene la maggior percentuale di lattosio ed è dunque l’alimento che pone i maggiori problemi. Anche il latte in polvere, la panna, il formaggio fresco e il gelato sono alimenti che contengono elevate dosi di lattosio. Tuttavia, non tutti i derivati del latte sono difficilmente tollerabili.

Prodotti meglio tollerati

I prodotti a base di latte acido, come p. es. lo yogurt, contengono una percentuale di lattosio inferiore a quella del latte, poiché i batteri generati dalla fermentazione lattica tramutano il lattosio in acido lattico. Inoltre, sono ben tollerati anche il burro e il formaggio stagionato, in quanto contengono una quantità bassa di lattosio. Durante la stagionatura, la maggior parte del lattosio è trasformato dai batteri. Inoltre, nel commercio al dettaglio è sempre più ampia la scelta di sane alternative ai prodotti lattiero-caseari.

Il lattosio è perlopiù nascosto: leggere attentamente la confe­zione del prodotto

Le persone particolarmente sensibili al problema dovrebbero leggere quanto riportato sulle confezioni dei prodotti. Il lattosio può essere presente anche in zuppe, salse, condimenti, brodi granulari, margarina, prodotti da forno, carni e piatti pronti, nonché nel cioccolato al latte, nelle caramelle alla panna e nelle bevande con siero di latte, come p. es. la Rivella rossa/verde/blu.

Consigli per la quotidianità

  • 12g di lattosio al giorno sono perlopiù ben tollerabili. Questa dose corrisponde a circa 2.5dl di latte, un quantitativo non problematico se lo si suddivide su una giornata e fra i pasti principali.
  • Si consiglia di rinunciare ai prodotti industriali, poiché possono contenere latte in polvere o concentrati di lattosio e fanno quindi superare rapidamente la soglia stabilita.
  • Di norma, il lattosio è tollerato meglio se si assumono contemporaneamente cibi ricchi di grassi o proteine.

Cos’è d’aiuto se si è intolleranti al lattosio?

Le persone che soffrono d’intolleranza al lattosio possono perlopiù tollerarne determinate quantità. Pertanto, dopo la diagnosi dovrebbero per un breve periodo alimentarsi evitando il più possibile il lattosio e in seguito, in una fase test, determinare la loro personale tolleranza. I risultati dovranno poi essere discussi con una o uno specialista (p. es. una/un consulente nutrizionale).

Assumere enzimi sotto forma di compresse

Chi mangia fuori casa e desidera non dover costantemente fare attenzione ai cibi che contengono lattosio può assumere prima dei pasti l’enzima lattasi sotto forma di capsule o compresse: funziona come quello prodotto dal corpo e non presenta effetti collaterali.

Aiuto per chi ne soffre

aha! Centro Allergie Svizzera s’adopera per 3 milioni di persone in Svizzera che soffrono di allergie e intolleranze. aha! Centro Allergie offre consulenza telefonica gratuita da lunedì a venerdì (dalle 8.30 alle 12.00) al numero di telefono 031 359 90 50.


Fonti:

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