Breathwork per principianti: efficacia dei metodi di respirazione
Spesso, nella frenesia del quotidiano, ci dimentichiamo quanto una respirazione corretta influisca sul nostro corpo. Il breathwork è un modo eccezionale per sfruttare appieno il potenziale della respirazione. In questo articolo troverà tutto sui metodi di respirazione del breathwork e leggerà il parere di alcuni esperti.
Cos’è il breathwork?
Il cosiddetto «breathwork» è una pratica del respiro che serve a migliorare il nostro benessere fisico, mentale e spirituale, attraverso tecniche di respirazione consapevole, utili ad esempio per ridurre lo stress, calmare il sistema nervoso autonomo o sciogliere blocchi emotivi. Il breathwork utilizza diversi metodi e tecniche di respirazione, spesso assumendo anche un carattere spirituale. Tuttavia, lo scopo centrale di questa pratica è di riuscire a guidare e a percepire il proprio respiro in modo consapevole.
La respirazione è un indice di come sta il nostro corpo.
Qual è la differenza tra il breathwork e gli esercizi di respirazione?
Il breathwork e gli esercizi di respirazione sono strettamente collegati. Ciò nonostante, esistono alcune differenze tra le moderne pratiche di breathwork e i tradizionali esercizi di respirazione.
I classici esercizi di respirazione sono focalizzati sul regolare la respirazione, per poi stimolare il rilassamento, la concentrazione oppure portare il sistema nervoso a uno stato di calma. Il breathwork invece ha uno scopo prettamente terapeutico: le tecniche di respirazione servono in questo caso a stimolare l’autoguarigione, elaborare le emozioni e in parte anche a favorire un’alterazione dello stato di coscienza.
Gli esercizi di respirazione tradizionali, a differenza delle pratiche di breathwork, vengono svolti in modo dolce e controllato. Il breathwork, invece, agisce intenzionalmente sul ritmo della respirazione, alterandolo in modo profondo, pertanto questa pratica può risultare molto intensa. Alcuni terapisti, ad esempio, utilizzano il metodo della «respirazione olotropica» per indurre nel paziente un’iperventilazione.
Le origini dei classici esercizi di respirazione in genere vengono fatte risalire a tradizionali pratiche di medicina naturale e di meditazione, ad esempio alla respirazione pranayama nello yoga. Le tecniche o gli esercizi di meditazione di breathwork comprendono invece prevalentemente pratiche più moderne, come ad esempio il metodo della respirazione olotropica sviluppato negli anni Settanta. Comunque, nelle pratiche del respiro, i terapisti usano anche metodi tradizionali di medicina naturale e di meditazione.
Il breathwork e i classici esercizi di respirazione hanno una linea di confine permeabile; spesso infatti nella terapia del respiro del breathwork trovano applicazione anche esercizi di respirazione tradizionali.
Quali sono gli ambiti di applicazione del breathwork?
La pratica del breathwork serve ad attivare il nostro sistema parasimpatico. Questo «nervo della calma» fa parte del sistema nervoso autonomo e controlla le funzioni vitali del nostro organismo, come battito cardiaco, respirazione e digestione, inoltre permette al nostro corpo di rigenerarsi e ristorarsi. I metodi di respirazione del breathwork possono migliorare il respiro e la digestione, ma anche contribuire alla nostra salute psichica.
È importante avere nella propria routine quotidiana una sufficiente attività parasimpatica: la pratica del respiro serve a stimolarla.
Applicazione terapeutica
Il breathwork trova applicazione nella psicoterapia. Alcuni studi dimostrano che questa terapia del respiro è ad esempio in grado di diminuire i sintomi dell’ansia nelle persone che soffrono di disturbi ansiosi. In questi casi si rivelano soprattutto efficaci le tecniche di respirazione che inducono un controllo consapevole del respiro. Anche nel trattamento dello stress cronico sembra che la pratica del respiro abbia effetti positivi. Alle volte, per l’elaborazione dei traumi viene impiegata una tecnica di breathwork «sensibile al trauma». Tuttavia oggi si dibatte sulla concreta efficacia e sui vantaggi della traumaterapia attraverso questi metodi di respirazione.
Applicazione trasformativa
L’applicazione trasformativa del breathwork è mirata all’autoscoperta, alla crescita personale e al vivere esperienze transpersonali. Attraverso particolari tecniche di respirazione, come ad esempio la respirazione consapevole, si cerca di entrare in contatto profondo con il proprio corpo, con la propria mente e con le proprie emozioni. Chi pratica queste tecniche spesso ne paragona gli effetti a quelli che provocano certe sostanze psichedeliche, ma ad un’intensità ridotta. Solitamente il breathwork trasformativo si svolge in gruppo e a ritmo di musica.
La pratica del respiro ha un grande potenziale, ma senza l'assistenza di un professionista la consiglierei solo entro certi limiti.
Tecniche di respirazione del breathwork
- Metodo Wim Hof: il metodo di respirazione inventato dallo «sportivo del freddo» Wim Hof consiste nell’indurre un’iperventilazione controllata: si inducono 30 o 40 respiri profondi, ad ogni respiro buttando fuori meno aria del dovuto. In seguito si trattiene il respiro il più a lungo possibile, poi si butta fuori tutta l’aria; quindi si fa un bel respiro profondo. Infine si trattiene l’aria per altri 15 secondi. La tecnica di respirazione di Wim Hof permette di assorbire più ossigeno e porre il corpo in un particolare stato di energia.
- Respirazione coerente: la tecnica della respirazione coerente mira a ridurre il numero di respiri al minuto. Ciò sembra che aiuti a rilassare la mente e a regolare il sistema nervoso. Per praticare la tecnica di respirazione coerente occorre mettersi seduti in posizione eretta e ridurre la frequenza respiratoria a 6 respiri al minuto, inspirando dal naso. Mentre si respira ci si deve immaginare il flusso d’aria come fosse un cerchio. Secondo alcuni studi la respirazione coerente allevierebbe i sintomi della depressione, stimolando l’autoregolazione emotiva.
- Il metodo di respirazione 4-7-8: il metodo 4-7-8 consiste in un rallentamento controllato della respirazione: si inspira dal naso per 4 secondi, trattenendo il respiro per 7 secondi; dopodiché si butta fuori l’aria lentamente dalla bocca, per 8 secondi. L’esercizio va ripetuto dalle quattro alle otto volte. Il metodo di respirazione 4-7-8 attiva il parasimpatico e quindi può contribuire a favorire il rilassamento, ridurre lo stress, diminuire la pressione arteriosa, ma anche aiutare a prendere sonno.
- Respirazione olotropica: questa particolare meditazione del respiro, consistente in una respirazione veloce e profonda, è accompagnata da musiche dinamiche, ad esempio a ritmo di tamburi. Attraverso l’iperventilazione, la persona che medita dovrebbe entrare in uno stato di trance e quindi riuscire ad attivare processi di guarigione o evocare esperienze interiori. La respirazione olotropica è una forma di respirazione consapevole e si svolge solitamente in gruppo.
Vantaggi e rischi del breathwork
Potenzialmente il breathwork offre molteplici vantaggi per la salute mentale e fisica, tuttavia può rappresentare anche un rischio, in particolare per chi soffre di patologie pregresse.
Vantaggi
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Riduzione di ansia e depressione: il breathwork può risultare efficace come terapia integrativa contro i disturbi d’ansia e la depressione.
- Miglioramento dell’autopercezione e dello stato di coscienza: chi pratica il breathwork afferma di averne avuto diversi benefici, ad esempio di aver migliorato la percezione di sé, sciolto blocchi emotivi e tratto ispirazione per la propria vita personale.
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Miglioramento della respirazione: attraverso una pratica del respiro dolce, siamo in grado di riconoscere gli schemi respiratori non sani dell’inconscio, riuscendo a migliorare la respirazione nei momenti di stress quotidiano.
Rischi
- Effetti collaterali fisiologici: sessioni di breathwork troppo intense possono provocare vertigini, formicolii, svenimenti e, a seconda dei casi, anche danni.
- Destabilizzazione della psiche: il breathwork può provocare reazioni emotive forti e dissociazioni, in chi soffre di malattie psichiche o ha subito traumi.
- Persone a rischio: le persone incinte o che soffrono di patologie pregresse, come ad esempio problemi cardiovascolari, cataratta, aneurisma, malattie polmonari, epilessia, dovrebbero evitare sessioni di breathwork troppo intense o anche l’iperventilazione.