Ricetta riscaldante: zuppa di pollo allo shoyu
Un buon fondo di pollame richiede un po’ di tempo. Gli esperti del ramen di «Sudelnuppe» ci illustrano la loro ricetta di base.
Zuppa di pollo allo shoyu con germogli
Per preparare questo fondo di pollame particolarmente ricco si deve rimuovere lentamente il collagene dall’osso. In questo modo si crea un fondo dal gusto intenso, ma che rimane comunque chiaro.
Ingredienti per 4 persone
500g di carcassa di pollo bio (quarto posteriore del pollo)
50g di zampe di pollo
4l d’acqua
Cipollotti e germogli per guarnire
Ecco come preparare la zuppa
- Portare a ebollizione l’acqua in una pentola e far bollire il quarto posteriore e le zampe del pollo per circa 5 minuti.
- Sciacquare l’acqua e lavare le ossa e i piedi con acqua fredda. Togliere le unghie con le forbici.
- Mettere a freddo il quarto posteriore e le zampe pulite in 4 litri d’acqua, portare a ebollizione e poi a coperchio semiaperto lasciare sobbollire a fuoco lento per 24-48 ore, fino a che circa la metà del liquido sarà evaporato.
- Versare con cautela attraverso un telo filtrante.
- Insaporire il fondo a piacere con sale o shoyu tare.
Il «bouillon» – un classico della cucina francese
Il termine «bouillon» è francese e significa brodo chiaro. Tradizionalmente si trattava di un brodo di carne, ma con il passar del tempo quello di verdura è decisamente più apprezzato.
Un zuppa dal piacevole effetto riscaldante
Un buon brodo fa miracoli. Riscalda piacevolmente e al tempo stesso è gustoso. Chi è fuori al freddo o vuole semplicemente farsi del bene a casa può utilizzare un brodo granulare oppure optare per la variante preparata in casa, che richiede un po’ più di lavoro.
Talvolta un buon pasto richiede un po’ di tempo
Il team di «SudelNuppe» è convinto che a volte una buona cucina richiede un po’ di tempo. Gli specialisti del ramen di Zurigo cucinano ricette asiatiche originali con prodotti locali. Tonkotsu con crauti? Miso ramen con kimchi? Ma certo! A volte vale la pena investire tempo nella lavorazione delle verdure. È il caso della fermentazione, che però rende la verdura più digeribile.